Galliani Ciliberti (Monopoli)
Viaggiatori francesi a Roma tra Sei e Settecento 

 

La musica di Carissimi che fa «girare il cervello» per i suoi vocalizzi (Jacques de Grille) o il giovane Händel che suona l’organo in S. Giovanni in Laterano (Guyot de Merville): sono solo alcune delle numerose testimonianze riportate nei giornali di viaggio pubblicati a stampa da turisti e intellettuali francesi in visita nelle chiese di Roma tra Sei e Settecento. Il contributo presenta i primi risultati di uno spoglio sistematico di queste fonti. Tipologie di narrazione, luoghi, osservazioni offrono attestati peculiari e inediti della vita musicale romana: dall’organizzazione delle musiche per eventi privati in chiesa (come matrimoni), all’esame delle prassi esecutive e liturgiche sino all’osservazione ironica del comportamento dei musicisti e degli esecutori durante le funzioni religiose. Sussistono tre tipologie di documenti: quelle di intellettuali e nobili, quelle di musicisti e quelle di religiosi. I loro sguardi sono differenti ma tutti concorro a testimoniare una società complessa, scandita da un lato da riti fissati nel tempo e dall’altra dall’imprevedibilità della vita quotidiana, fattori ai quali nemmeno il “fare” musica sfugge.